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Le giovani stelle d’Europa a Bologna per l’Europeo Under 21

Il Dall’Ara è tra le sedi dell’Europeo U21: ecco i talenti del calcio di domani

A cura di Marco Vigarani

Una straordinaria vetrina del talento, la culla del grande calcio di domani. L’Europeo Under 21 rappresenta per l’Italia un’occasione unica ed inedita per ammirare da vicino i campioni che faranno battere i cuori delle prossime generazioni e sperare che in tale contesto possa ritrovare splendore anche l’Azzurro.

Sei stadi ospiteranno dodici nazioni in lotta per il ventiduesimo titolo continentale ma anche per strappare un pass diretto per il sogno olimpico di Tokyo 2020. E Bologna sarà uno snodo fondamentale di questa manifestazione. Meglio ancora: proverà ad essere il trampolino di lancio per l’Italia. Scopriamo qualcosa di più sulle squadre partecipanti e sulle loro giovani stelle.

L’Italia si presenta ai nastri di partenza del complesso Girone A ed attende di sapere se la Nazionale maggiore concederà alcuni talenti già passati di livello. I ragazzi di Di Biagio tenteranno di riportare in bacheca un trofeo che manca dal 2004. A guidare gli Azzurrini nell’impresa troveremo Riccardo Orsolini, esterno offensivo mancino classe 1997 di proprietà della Juventus che nel corso della stagione si è guadagnato un ruolo da protagonista nel Bologna e che in estate scoprirà il proprio futuro.

foto credits @bologna fc

La Spagna, dopo un decennio abbondante di dominio continentale, punta al successo partendo proprio dal gruppo dell’Italia. Anche in questo caso il protagonista più atteso è un mancino nato nel 1997: Mikel Oyarzabal è però già un veterano della Liga con oltre 120 presenze per quanto sia ancora legato alla Real Sociedad, club che lo ha fatto crescere negli ultimi otto anni.

La Francia torna dopo 13 anni di assenza dalle fasi finali e ha vinto l’Europeo soltanto nel 1988 ovvero dieci anni prima della nascita del suo leader Houssem Aouar. L’elegante centrocampista è il simbolo degli investimenti sul settore giovanile: il Lione ha puntato forte da subito su questo talento locale ed ora ha in casa una stella già pronta a brillare.

L’Inghilterra sogna la gloria grazie ad alcuni ragazzi che due anni fa hanno conquistato il Mondiale Under 17 e che stanno bruciando le tappe. Su tutti il 18enne centrocampista Phil Foden che si sta già ritagliando spazi nel Manchester City ma soprattutto la stima di un vate come Pep Guardiola che lo ha definito “un dono”.

foto credits @FIGC

La Serbia ha vinto il torneo alla sua prima partecipazione nel 1978 senza mai più riuscire a ripetersi nonostante generazioni di talenti: proverà a farsi strada anche grazie ai gol di Dejan Joveljic, ventenne centravanti della Stella Rossa che ha già raggiunto la doppia cifra di reti alla sua prima stagione da professionista.

La Germania campione in carica va a caccia di conferme con una nuova straordinaria generazione di talenti: un affascinante sistema solare che ruota attorno al fosforo purissimo di Florian Neuhaus. A soli 22 anni è già il regista titolare del Borussia M’gladbach e serve assist a raffica in Bundesliga inventando calcio per tutta la squadra.

La Croazia si presenta come una delle Cenerentole del torneo ma può contare su giovani affamati di successo che vogliono sfruttare al massimo la vetrina dell’Europeo. Per trovare la stella bisogna spostarsi in questo caso sulla fascia sinistra: è lì che agisce il terzino Borna Sosa, classe 1998 e già in lotta per una maglia da titolare nello Stoccarda.

foto credits @bologna fc

La Danimarca è arrivata alla terza partecipazione consecutiva alla fase finale dell’Europeo e vuole provare a mettere in difficoltà le avversarie puntando sulla propria organizzazione di gioco. La 21enne punta Mikkel Duelund non sta vivendo un primo anno facile alla Dinamo Kiev ma vuole dimostrare che i paragoni con Rooney non sono esagerati.

Il Belgio è ambizioso e vuole fare lo sgambetto all’Italia nel girone eliminatorio: per farcela punterà anche sulla solidità di una difesa guidata dall’interista Zinho Vanheusden, centrale classe 1999 fisicamente imponente ma abile anche in fase di impostazione. Attualmente è in prestito allo Standard Liegi dopo una bella carriera nelle giovanili nerazzurre.

La Romania è un’altra squadra compatta e difficile da superare anche grazie ad una saracinesca come Ionut Radu, portiere 21enne che in stagione si è conquistato a suon di parate il ruolo di titolare nel Genoa. Anche il capitano della Nazionale balcanica è cresciuto nell’Inter ed ora sembra pronto per una grande carriera.

La Polonia è la mina vagante del girone dell’Italia e proverà a far parlare di sé affidando l’attacco alle giocate di Sebastian Szymanski, brevilineo fantasista classe 1999 già titolare nel Legia Varsavia e di un paragone pesante: quello con il Pallone d’Oro 2018 Modric per la capacità di inventare grandi giocate nonostante un fisico minuto.

L’Austria farà il suo esordio assoluto quest’anno con tanta voglia di stupire e spera di ritrovare nelle migliori condizioni il trequartista 20enne Hannes Wolf, stella del Salisburgo e protagonista due anni fa del successo del club nella Youth League e già sul taccuino delle principali società europee, non ultimo il Milan.