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Bologna capitale Europea del Baseball

Fabrizi Polonius Sambucci

A cura di Federico Frassinella

Ci sarà tutto il gotha del baseball europeo, fra giugno e settembre, sulle strade di Bologna, sempre più capitale continentale dello sport del batti e corri. La Coppa dei Campioni, massima rassegna internazionale per clubs, ritorna al Gianni Falchi a 34 anni di distanza dall’ultima edizione; e in aggiunta ecco una prima assoluta, il girone europeo-africano di qualificazione ai Giochi di Tokyo 2020, come eccezionale conclusione di una stagione “baseballistica” fra le più importanti dei tempi recenti dalle nostre parti.

Il campionato riformato e accorciato, in virtù di politiche federali apertamente discusse dai più e di una particolarissima situazione societaria sviluppatasi sull’asse Rimini-Nettuno, penalizza il fattore tecnico e promette di non premiare gli appassionati, costretti ad un numero troppo esiguo di partite di A1: ed ecco che la Fortitudo Unipolsai del Presidente Michelini interviene in soccorso, organizzando due eventi di caratura assoluta in collaborazione con Castenaso nel primo caso, e con Parma nel secondo, mettendo a disposizione il proprio diamante, rinnovato per l’occasione, per le migliori espressioni del baseball continentale a livello di società e di Nazionali.

Foto Credits @PhotoBass

Si parte il 4 giugno, con la settimana di Coppa dei Campioni, che la F punta a riportare in bacheca dopo l’ultima conquista datata 2013: questa rassegna mancava sul campo di Bologna dal lontano 1985, gli avversari sono di tutto rispetto, dal plurititolato Neptunus Rotterdam agli altri olandesi di Amsterdam, dal Parma – che con i bolognesi ha perso l’ultima finale scudetto a settembre 2018 – ai sempre ostici francesi di Rouen. Tutte formazioni che l’Unipolsai conosce bene, per via di una lunga militanza europea comune negli scorsi anni, esperte e ricche di talento.

Ma attenzione alle possibili outsider: i tedeschi del Bonn, i belgi del Deurne di Anversa e i cechi di Ostrava. Una settimana in cui il Falchi e la città di Bologna si riscopriranno ombelico del baseball europeo, con tanti tifosi annunciati e un affascinante insieme di culture e di passione provenienti da diversi Paesi. “Abbiamo fortemente cercato e ottenuto dalla Federazione europea la possibilità di ospitare la Champions” ha commentato in sede di presentazione il general manager Christian Mura, “il nostro obiettivo è certamente cercare di tornare sul trono del baseball continentale e la costruzione della squadra è andata in questo senso”.

Foto Credits @PhotoBass

Il riferimento di Mura è principalmente alla composizione di un roster che, profondamente rinnovato rispetto alla corazzata che ha stravinto il campionato scorso, si presenta meno potente in attacco ma più profondo e qualitativo sul monte di lancio, come peraltro dimostrato dai primi weekend della nuova stagione. Una Fortitudo che, senza ancora trovare la necessaria efficacia e potenza dai suoi primi turni ufficiali alla battuta, ha proposto un baseball pitching and defence che le ha comunque permesso di superare sia San Marino che Redipuglia, per un importante 4 su 4 in avvio di campionato e in attesa di scontri diretti rilevanti contro Parma e Nettuno City, nei quali servirà certo anche l’apporto delle mazze oltre all’affidabilità del confermatissimo Rivero, del ritrovato Bassani e di un bullpen di sicura sostanza.

Il mese di maggio ai biancoblù servirà come marcia di avvicinamento alla Coppa, e starà al manager Frignani trovare gli equilibri giusti sul monte per potere nella settimana 4-9 giugno sfruttare al meglio una rotazione che potrà vantare 4, se non addirittura 5, lanciatori partenti.

Archiviata l’estate, il Falchi e il Cavalli di Parma si vestiranno eleganti per il torneo preolimpico, un girone all’italiana composto da 6 Nazionali – 5 europee e la migliore africana – dal quale solo la vincente otterrà il pass per Tokyo. Spera di recitare in questo caso un ruolo da protagonista l’Italia di Gilberto Gerali, l’allenatore degli azzurri, che dovrà innanzitutto classificarsi in alto agli Europei in Germania per partecipare al girone di qualificazione, e poi sfruttare assolutamente il fattore campo per riportare il baseball nostrano alle Olimpiadi, snodo decisivo per la diffusione della disciplina sul territorio.

E in questo caso, oltre ai talenti di casa nostra già visti all’opera nello spring training fra cui il capitano della Nazionale e della Fortitudo Alessandro Vaglio, tornerà certamente utile qualche nome importante in possesso del passaporto italiano e in arrivo dal mondo dei professionisti. Se ne riparlerà dal 18 al 22 settembre.

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